Il libro tratta della violenza e dell’odio verso le donne che vive e prolifera nel web, all’interno di gruppi, di chat e di forum, che possono produrre tragiche conseguenze che vanno ben oltre i confini digitali.
Illustrazione e progettazione grafica della copertina del libro
“Il web che odia le donne”





Nell’immagine il corpo della donna è una bambola di plastica senza testa, oggettivizzato e senza identità. Delle mani protese lo riprendono con gli smartphone, in un luogo astratto e illuminato come un palcoscenico. Sullo sfondo, l’ombra della bambola allude a cupe conseguenze che non riguardano più solo la realtà virtuale.